Corso di Armocromia: il Croma

Tutto quello che bisogna sapere sul Croma in armocromia

Dove eravamo rimasti?

Abbiamo capito che ogni persona reagisce al colore diversamente dalle altre.

Abbiamo scoperto che se ci mettiamo la mattina con la luce naturale con i capelli legati e accostiamo i diversi colori diretti al viso lo vediamo con i nostri occhi che non tutti i colori ci donano e che se abbiamo delle imperfezioni come brufoli o discromie ci sono alcuni colori che ce li attenuano ed altri che le evidenziano.

Abbiamo imparato che questo concetto fa parte di una disciplina chiamata armocromia e che il pittore Itten scoprì i principi legati al colore e li ha associati alle stagioni.
Itten ha constatato che in base al colorito naturale delle persone, il viso veniva messo in risalto, o al contrario veniva penalizzato, accostando i vari colori appartenenti ad una certa categoria cromatica delle quattro stagioni. Ha elaborato così una teoria secondo la quale ognuno di noi rientra in una di queste quattro stagioni cromatiche:

Inverno, Estate, Primavera, Autunno.

Come capire a cosa si riferisce il Croma in Armocromia.

In base a questa teoria, ognuno di noi ha dei colori naturali che, a seconda della temperatura (calda o fredda) e del valore (quanto è chiara o scura una persona complessivamente), rispecchiano quelli presenti in natura in una determinata stagione.

Il sistema delle quattro stagioni

Il sistema delle quattro stagioni funzionava bene per molte tipologie ma non per tutte. Non comprendeva diverse sottocategorie e questo ulteriore passaggio lo si farà grazie al contributo di un altro celebre pittore statunitense Albert Henry Munsell (1858 –1918) famoso soprattutto per aver ideato l’omonimo sistema di colori.
Dopo aver approfondito la teoria del colore e delle quattro stagioni si è capito cosa mancava: il sistema di Itten infatti usava solamente due delle tre caratteristiche che un colore possiede, poiché usava solamente temperatura (caldo/freddo) e valore (chiaro/scuro).
Qui notiamo che i padri dell’armocromia sono tutti pittori: solo chi il colore lo vive quotidianamente come forma d’arte (ed il makeup è una forma d’arte!) può capire la sua la sua straordinaria complessità.

Munsell ha introdotto un principio del colore fondamentale: il croma. La differenza tra l’azzurro smorto di un cielo autunnale e l’azzurro splendente ed acceso dello stesso cielo in un terso pomeriggio di primavera. Sempre di azzurro parliamo, ma il croma è nel primo caso bassissimo, nel secondo più alto.

Colori saturi e colori desaturati: il valore del Croma in Armocromia.

Cos'è il Croma

In armocromia il croma stabilisce quanto colore (e per colore intendiamo percentuale di colore puro) necessita una persona per essere valorizzata.

Avete mai fatto caso come alcune persone portano il rossetto arancione come fosse burro di cacao ed altre possono portare a malapena un gloss colorato? Pensiamo sempre all’esempio di ragazze bionde con gli occhi azzurri e la pelle chiara: capita che alcune siano valorizzate da un rossetto corallo mentre altre da quello rosa malva e non c’entra proprio nulla l’abbronzatura o la tonalità di pelle.

I gradi di intensità del colore: perchè c'è chi regge colori accesi e chi no?

Ci sono vari gradi d’intensità di colore non tutti ci stanno nella stessa maniera. Un colore troppo intenso su una persona che non ha il croma medio alto farà mettere il suo viso in secondo piano, si noterà prima il vestito e poi la persona.
Se invece il colore ha la giusta intensità, farà risultare il viso più luminoso e il colorito apparirà uniforme, senza bisogno di truccarsi molto, i brufoletti si vedranno di meno, le occhiaie saranno più attenuate e tutto sembrerà più armonico.

Le stagioni da quattro diventano 12 a causa dell'introduzione del Croma

Ricapitolando, Itten teneva conto solamente del valore e della temperatura (caldofreddo).

Munsell introduce il croma e le quattro stagioni diventano 12!


Le stagioni “classiche” sono sempre le quattro principali: Estate, Inverno, Primavera, Autunno.
Vediamole più nel dettaglio:

Caratteristiche delle 4 stagioni

  • Inverno: temperatura fredda, croma alto, colori freddi, puri e profondi. È valorizzato dai tre colori primari, più il bianco, il nero, l’argento, i grigi etc… veste benissimo anche le fantasie a contrasto netto bianco/nero. Il classico look Chanel e Dolce e Gabbana, per capirci!
  • Estate: temperatura fredda, croma medio-basso, colori freddi e soft, non accesi né puri come quelli invernali. L’estate è valorizzata ha anche bei colori vivaci come il color Tiffany, i fucsia potenti, il rosso anguria, blu navy, blu quasi elettrico, un sacco di blu, grigi all’Armani, il suo famosissimo greige è un colore di questa stagione etc.
  • Primavera: colori caldi, croma medio-alto. Chiama naturalmente i colori caldi e luminosi (salmone, giallo narciso, turchese, verde mela, viola chiaro pervinca, acquamarina, rosa pescato, beige, corallo. Gianbattista Valli, Etro, Custo usano parecchi colori di questa stagione nelle loro sfilate.
  • Autunno: colori caldi, croma medio-basso. Lo valorizzano i colori caldi e ricchi, non estremamente accesi (ad eccezione dei caldissimi come il rosso pomodoro) l’oro, alcuni verdi, verde militare, verde bottiglia, verde bosco, verde muschio, dei borgogna, quasi tutti i marroni caldi, i bronzo, i rame, ocra, arancione. Roberto Cavalli ad esempio ama molto questa stagione nelle sue sfilate, basta pensare all’animalier (stampa che solo le autunno indossano con assoluta naturalezza)

Sottocategorie delle 4 stagioni, ovvero, in che modo diventano 12 

Ogni stagione ha tre sottocategorie che rispecchiano le tre caratteristiche principali del colore applicate al colorito generale di una persona:

1)Inverno Assoluto
2)Inverno Profondo
3)Inverno Brillante


4)Primavera Assoluta
5)Primavera Chiara
6)Primavera Brillante


7)Estate Assoluta
8)Estate Chiara
9)Estate Soft


10)Autunno Assoluto
11)Autunno Soft
12)Autunno Profondo

Le Stagioni Assolute

Le Stagioni Assolute racchiudono in esse le caratteristiche estrinseche della stagione di appartenenza e per assolute si intendono le stagioni rappresentanti le categorie con la temperatura totalmente calda (Autunno Assoluto, Primavera Assoluta) e totalmente fredda (Estate Assoluta e Inverno Assoluto).
Quindi saranno fredde o calde, la loro temperatura sarà sempre “netta” mai oscillante, mai neutra.


Sono quattro:

 
INVERNO ASSOLUTO: temperatura fredda, croma alto, colori freddi, puri e profondi.
ESTATE ASSOLUTA: temperatura fredda, croma medio-basso, colori freddi e soft.
PRIMAVERA ASSOLUTA: colori caldi, croma medio-alto, colori caldi e luminosi, squillanti.
AUTUNNO ASSOLUTO: colori caldi, croma medio-basso, colori caldi e ricchi, intensi.

Le Stagioni non Assolute

Le stagioni non assolute sono 8 e sono stagioni più neutre rispetto alle 4 assolute.
Neutro in Armocromia si riferisce ad un colore la cui temperatura è bilanciata e non salta subito all’occhio come calda o fredda.

Le stagioni assolute sono nettamente fredde o nettamente calde. Le altre sotto-stagioni sono neutre, e vengono descritte come tali. 

Le varianti di uno stesso colore in Armocromia.

Che significa neutro in questo caso?

Significa che se, ad esempio, siete Autunno ma non appartenete ad una stagione assoluta (che nel caso dell’ Autunno è l’Autunno Assoluto) ma siete un Autunno Profondo sarete valorizzati da colori più neutri rispetto a quelli dell’ Autunno Assoluto.


Uno dei colori che valorizza l’Autunno Assoluto è il rosso pomodoro: un rosso molto caldo. Il rosso invece dell’Autunno Profondo non solo tenderà ad essere (ovviamente) più profondo ma sarà anche più neutro e meno caldo.


Stesso discorso dicasi per il blu dell’inverno. Il blu dell’Inverno Assoluto sarà molto più freddo rispetto ai blu che valorizzano l’Inverno Profondo.


Altro esempio? Il rosa dell’Estate Assoluta è più freddo freddo rispetto ad un rosa dell’estate soft! Il rosa dell’Estate soft sarà più bilanciato rispetto al rosa dell’Estate assoluta.


Infine il giallo della Primavera assoluta sarà decisamente più carico e caldo rispetto al giallino pulcino perfetto per la Primavera Chiara! 

Articolo a cura di Giusy de Gori, specialista in analisi armocromatica.

Riferimenti: Rossetto e Merletto